"Il Governo ha proposto una modifica legislativa. L'intento è quello di semplificare il cambio di sesso sui certificati di nascita per le persone transgender.
Tra
le idee prese in considerazione c'è quella della "autoidentificazione del sesso",
che permetterebbe a chiunque di farsi ristampare il certificato di nascita
affinché indichi la nascita nel sesso opposto. Sarebbe sufficiente andare
online e compilare un modulo.
Quest'idea rivoluzionaria è stata presentata sotto forma di una mera modifica burocratica. Ma se dovesse passare, eroderebbe le basi razionali delle nostre leggi su scala industriale.
Quest'idea rivoluzionaria è stata presentata sotto forma di una mera modifica burocratica. Ma se dovesse passare, eroderebbe le basi razionali delle nostre leggi su scala industriale.
Deruberebbe
donne e ragazze dei loro diritti legali.
Distruggerebbe
la definizione legale di "donna", cancellerebbe il significato di "femmina",
decimerebbe gli spazi, i servizi e gli sport per sole donne, ostacolerebbe i
piani volti a contrastare l'esclusione delle donne e metterebbe a rischio la
sicurezza e la privacy di donne e ragazze.
Condurrebbe
al peggior regresso in termini di diritti delle donne negli ultimi cento anni.
Gruppi
di pressione transgender stanno spingendo con forza affinché questi cambiamenti
vengano attuati. Se non facciamo sentire le nostre voci, il governo cederà.
Dobbiamo
fermarli prima che sia troppo tardi. Abbiamo una sola opportunità. Il governo è
interessato a sentire i nostri pareri per mezzo di una concertazione. Non ci
verrà chiesto una seconda volta."