L'espressione Femminismo Critico del Genere si riferisce a quella
branca del femminismo che considera il genere un costrutto sociale dannoso,
spesso confuso con il sesso.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità definisce il
genere
come "ruoli, comportamenti, attività e qualità socialmente costruiti e considerati
appropriati per gli uomini e le donne".
Le femministe critiche del genere ritengono che i ruoli, i
comportamenti e le qualità attribuiti alle donne costituiscano una forma di prevaricazione
che rinforza la loro subordinazione agli uomini. Ritengono altresì che i ruoli,
i comportamenti e le qualità attribuite agli uomini servano a preservare il
loro dominio sulle donne. Pertanto, alcune femministe critiche del genere si
considerano "abolizioniste del genere" e combattono contro gli stereotipi di
genere.